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Nel teatro di paglia nuovi appuntamenti con i greci in terra etrusca. Gli spettacoli iniziano alle ore 21.00 - Alle ore 19.00, prima di ogni spettacolo, visita guidata al Museo e al parco archeologico a cura della Direzione del Museo. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro Comunale, via Matteotti 1, Marzabotto

Simonetta Monesi. Soluzioni e grinta

Come è iniziato il suo percorso con il Festival della Commedia Antica?
Monesi. Ho curato, in qualità di Assessore alla cultura, la ideazione e la realizzazione del festival dal 2010 al 2013, ovvero le prime quattro edizioni. Quest'anno sembrava piú complicato perché ho deciso di non ricandidarmi, ma i tempi delle elezioni e quelli della organizzazione della quinta edizione si sovrapponevano. E poi al festival sono affezionata, gli ho dedicato tanto tempo, tanta attenzione... La soluzione che abbiamo trovato è stata che io continuassi esplicitando la mia direzione artistica, mentre la Amministrazione seguiva la parte tecnica.
Se si opera con un obiettivo comune si possono ottenere ottimi risultati: il pubblico vede delle serate che funzionano, dietro c'è il lavoro di noi volontari (vorrei che ciò fosse chiaro, anche il mio è puro volontariato!), delle istituzioni, dei tecnici e dipendenti delle Amministrazioni, oltre che la sinergia con il Museo e la Soprintendenza.
Che tipo di esperienza deve aspettarsi il pubblico
Monesi. Penso che il festival offra una piacevole esperienza di benessere complessivo: in modo semplice, ma ci sforziamo di lavorare sulla curiosità, sulla tranquillità, sull'ambiente naturale, sulla bellezza. Vogliamo che chi decide di stare una sera con noi entri in una dimensione rilassante, che disponga ad accogliere le parole, i gesti, i suoni della nostra rassegna. E vogliamo far conoscere l'antica città etrusca.
La cultura a Marzabotto va in controtendenza?
Monesi. Il teatro italiano è in grande difficoltà. Le compagnie e gli artisti faticano a programmare e produrre, stretti fra i tagli, i crediti che non riescono a esigere, i finanziamenti che non arrivano. Allestire un classico è molto oneroso per il numero di interpreti, le scene e i costumi, la traduzione, l'adattamento. Inoltre la nostra idea di portare a Marzabotto le produzioni del circuito dei teatri antichi, implica rilevanti spese di trasporto. Per questo sono orgogliosa di essere riuscita a portare il Miles. Medea invece era una riduzione, affidata però alla grande interpretazione di Pamela Villoresi. L'altra strategia del festival è produrre spettacoli originali: testi antichi o derivati dalle letterature antiche, ma poco o mai rappresentati. Il monologo interpretato quest'anno da Peppe Barra ne è l'ultimo esempio. Magnifica serata!
Il Festival della Commedia Antica e Infrasuoni
Monesi La collaborazione con Claudio Carboni e la sua rassegna Infrasuoni è stata sempre preziosissima. Inventiamo assieme spettacoli, cerchiamo la sintonia fra le nostre idee, fra le serate che cura lui e quelle del festival. Entrambi soprattutto abbiamo a cuore il nostro territorio e vogliamo che l'Appennino bolognese venga conosciuto e amato quanto merita. Al tempo stesso riteniamo importantissimo offrire ai residenti programmi che siano culturali, non di mero intrattenimento.
L’Unione dei Comuni dell’Appennino, una nuova realtà
Monesi. L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese è una innovazione importante: la frammentarietà non è più sostenibile, finalmente il funzionario ai servizi culturali e turistici, Marco Tamarri, sta svolgendo un grande lavoro di coordinamento fra le proposte diffuse su tutto il territorio. Nessun processo innovativo è facile e breve, ma mi pare che l'Appennino stia dimostrando, assieme a lui, di avere molta grinta!

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