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il budget del nostro ministero è praticamente pari a quello della Danimarca (1.400 milioni di euro) ed è circa un terzo di quello della Francia che ogni anno stanzia circa 4 miliardi per il suo dicastero della cultura.
La nostra spesa in cultura per abitante è di soli 25,4 euro l'anno, la metà di quella della Grecia che impegna 50 euro per ogni cittadino. A livello statale la crisi delle risorse si fa sentire anche per lo spettacolo: il Fus dai 507 milioni di euro del 2003 è stato ridotto ai 389,8 milioni di euro del 2013, diminuendo in un decennio del 23,1%, e nelle fonti di finanziamento integrative come quelle provenienti dal Gioco del Lotto diminuite dal 2004 del 64%.
Rapporto annuale 2013 di Federculture:
Il problema non riguarda unicamente il bilancio dello Stato: solo da parte dei Comuni in un anno è stato tagliato l'11% delle risorse, mentre le sponsorizzazioni private destinate alla cultura sono scese nel 2012 del 9,6% e dal 2008 il calo è stato del 42%:"
"E' un'Italia che sprofonda in un tunnel e sembra non vedere alcuna luce quella disegnata dal Rapporto annuale 2013 di Federculture, presentato i a Roma. Dal 2008 ad oggi il settore culturale ha perso circa 1,3 miliardi di euro di risorse per effetto del crollo della finanza pubblica, statale e locale, e della contrazione degli investimenti privati".
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